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In Love With Florence è un gruppo di guide turistiche abilitate ed offre tour privati e personalizzati della città di Firenze, dei suoi musei e del suo territorio. Visite guidate su misura per tutti: giovani coppie, piccoli gruppi, famiglie con bambini.

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Museo Horne

Museo Horne

Con questo articolo ci proponiamo di promuovere un piccolo e affascinante museo che è poco conosciuto da coloro che vengono in visita a Firenze. Infatti quando una persona viene nella culla del Rinascimento per la prima volta si concentra solitamente sui musei principali. Il David di Michelangelo e la Galleria degli Uffizi rappresentano la maggiore attrattiva per la maggior parte dei turisti.

In Love with Florence vi vuole così portare alla scoperta di un museo minore che fu fortemente voluto agli inizi del 1900 dallo storico dell’arte e collezionista inglese Herbert Percy Horne il quale lasciò in legato la sua collezione di sculture, dipinti, disegni, stampe, oggetti d’uso e arredi alla sua città di adozione nel 1916.
H. P. Horne nacque a Londra nel 1864. La sua formazione scolastica avvenne presso la Kensington Grammar School di Londra. Successivamente si avvicinò al rinascimento italiano grazie alla frequentazione di artisti e intellettuali dell’epoca che lo introdussero alla lettura del testo “Studies in the History of the Renaissance” di Walter Pater(1873).

Decise di lavorare nel campo dell’architettura e iniziò a collaborare con l’architetto A.H. Mackmurdo e divenne socio dello studio tra il 1885-1890. Mostrò spiccate doti grafiche, fu pittore, disegnatore di stoffe, carte da parati, caratteri tipografici e fu anche poeta.
Si innamorò dell’Italia durante un viaggio di piacere. Tornò una seconda volta nel 1894 per scrivere un libro su Sandro Botticelli per l’editore G.Bell. A Firenze entrò in contatto con intellettuali e artisti stranieri del calibro di A.Boecklin. B.Berenson, A.Hildebrand.

A fine secolo si trasferì a Firenze e divenne anche membro della Società per la difesa della Firenze antica che si opponeva alle soppressioni selvagge post unità d’Italia.
Intensificò la sua attività di consulente d’arte per musei e privati e portò avanti il lavoro di storico dell’arte concentrandosi sul rinascimento italiano.

Nel 1911 acquistò palazzo Corsi in una zona di “confine”, cioè Via dei Fossi oggi Via de’ Benci. L’elegante edificio fu progettato, secondo H.P. Horne da Giuliano da Sangallo. Lo storico dell’arte lo scelse dopo aver visionato altri palazzi ed effettuò tra il 1911-16 un attento restauro filologico teso a ricostruire fedelmente una tipica abitazione fiorentina. Proprio per questo progetto intensificò l’acquisto di opere d’antiquariato (delle quali era già estimatore) per ammobiliare il palazzo con arredi e manufatti d’epoca.

Due giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1916, fece redigere il proprio testamento nel quale lasciò allo Stato italiano la sua collezione privata che comprendeva arredi, statue, quadri e la sua intera libreria composta da 5000 volumi fra incunaboli, cinquecentine e manoscritti.

È proprio il grande amore che noi di In Love with Florence nutriamo per Firenze che ci accomuna a Herbert Percy Horne. Speriamo che la lettura di questo articolo vi abbia incuriosito e invogliato a visitare questo piccolo gioiello nel quale si trovano opere come il Santo Stefano di Giotto, una Madonna col Bambino attribuita a Simone Martini, una Madonna di Bernardo Daddi, una Sacra Famiglia del Beccafumi, un Cristo in pietà di Filippo Lippi, il trittico con i Santi Leonardo, Caterina d’Alessandria e Margherita di Pietro Lorenzetti, una Allegoria della musica di Dosso Dossi e uno stucco policromo di Antonio Rossellino, un frammento della predella con le Storie di san Giuliano dal Trittico Carnesecchi di Masaccio e una Venere inginocchiata di Giambologna.
Il museo conserva tavoli, sedie, cassoni, lettucci, cassapanche rinascimentali, una culla, ceramiche decorate, paioli e utensili da cucina originali così come lo sono le collezioni di mazzi di carte antichi, di monete e sigilli.

Cosa aspettate? Volete seguirci all’interno del palazzo? Noi speriamo proprio di si.

Bibliografia

Enciclopedia Treccani
Sito ufficiale del Museo Horne

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